L'Italia ha recentemente approvato una nuova legislazione che cerca di frenare gli arrivi di rifugiati che attraversano il Mediterraneo, noto come la rotta migratoria marittima più mortale dal 2014.
Gente lasciata morire
La disumanità alla base della legge è sorprendente: la legge impedirebbe alle navi di soccorso di assistere con più salvataggi, richiedendo invece loro di dirigersi verso un porto immediatamente dopo un salvataggio.
A volte, le navi di soccorso non sarebbero in grado di condurre un salvataggio fino a una settimana. In pratica, ciò significherebbe che le navi dovrebbero superare le persone in pericolo e lasciarle annegare. Sebbene ciò contravvenga alla Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio in mare e alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, ciò sembra preoccupare poco il governo italiano.
L'UE è complice
Dal 2014 le missioni di ricerca e salvataggio (SAR) guidate dallo stato hanno in gran parte smesso di lasciare che le ONG e le organizzazioni umanitarie intervengano. Le missioni SAR non sono solo fondamentali per salvare vite umane nel Mediterraneo, ma anche per testimoniare le violazioni dei diritti umani a seguito della politiche. Oliver Kulikowski, portavoce di Sea-Watch, ha dichiarato: "Non esiste una missione di salvataggio europea, solo sorveglianza aerea europea, che è complice di respingimenti illegali passando informazioni ai suoi alleati libici".
Le persone che tentano di intraprendere il viaggio dalla Libia stanno fuggendo da orrori inimmaginabili tra cui il lavoro forzato, la tortura e la violenza estrema. Per loro, l'unica opzione è rischiare il viaggio attraverso il Mediterraneo con la speranza di cercare rifugio in un paese sicuro come l'Italia. Sasha Ockendon di SOS Humanity, un'organizzazione SAR, ha dichiarato: “Salviamo molte donne incinte e minori da barche non sicure. Si trovano nelle situazioni più disperate”.
Un altro elemento di questa legislazione è anche l'obbligo legale per comandanti e membri dell'equipaggio di raccogliere informazioni su tutti i passeggeri a bordo.
Ciò contravviene agli orientamenti delle Nazioni Unite e ad altre leggi sul diritto di chiedere asilo, ovvero che le richieste di asilo dovrebbero essere trattate dopo lo sbarco in un luogo sicuro e che i bisogni immediati devono essere affrontati per primi.
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Oltre 33,000 membri della comunità Freedom United chiedono con urgenza agli Stati membri dell'UE di intensificare l'umanità e istituire un meccanismo di sbarco e trasferimento per le persone soccorse nel Mar Mediterraneo non legate alla guardia costiera libica.
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Non prendetevela con l'Italia. Anche l'Inghilterra dovrebbe respingere le barche. Non c'è spazio per la nostra gente.
Non prendetevela con l'Italia
Penso che sia ora che l'Africa affronti i propri problemi e smetta di saltare a un'Europa/UE già troppo popolata e stressante. La carta dei diritti umani viene giocata in modo scorretto e illegale SEMPRE da coloro che sono per lo più migranti economici, NON asilo politico o veri e propri rifugiati... Le ONG dovrebbero iniziare a prendersi cura dei propri, che stanno lottando per sopravvivere, mentre i loro paesi/governi stanno spendendo le risorse che avrebbero dovuto essere usati per migliorare le loro vite...