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Solidarietà lavoratore domestico-datore di lavoro nelle Filippine

  • Edizione del
    Gennaio 29, 2018
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  • Categoria:
    Schiavitù domestica, lavoro forzato, tratta di esseri umani, emancipazione dei lavoratori
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Ci sono oltre 2 milioni di lavoratori domestici nelle Filippine, ma molti di loro continuano a dover affrontare gli stessi problemi dei loro coetanei in tutto il mondo: salari inferiori al salario minimo, orari di lavoro eccessivi, esclusione dalle protezioni sociali e così via. Eppure il paese ha una legge nazionale sul lavoro domestico - Republic Act n. 10361 (o Batas Kasambahay) - che sancisce aumenti salariali minimi, protezione sociale obbligatoria, giorni di ferie settimanali e contratti scritti. Allora perché alcune collaboratrici domestiche sono cadute in trappola?

La risposta semplice sarebbe guardare ai datori di lavoro perché alla fine della giornata, le loro case sono i luoghi di lavoro dei lavoratori domestici. Ma sarebbe sbagliato affermare che tutti i datori di lavoro sono cattivi o che i datori di lavoro sono il nemico. In effetti, le Filippine hanno mostrato una leadership globale nel trovare solidarietà tra lavoratori domestici e datori di lavoro.

Scrivere dentro Open Democracy, Julius Cainglet e Ronahlee Asuncion raccontano che i filippini sapevano di aver bisogno di proteggere i lavoratori domestici a casa se i lavoratori domestici filippini migranti fossero stati protetti all'estero:

Già nel 2011, quando la possibilità di adottare standard di lavoro per il lavoro domestico è stata sollevata di nuovo alla Conferenza internazionale del lavoro a Ginevra, i datori di lavoro della Confederazione dei datori di lavoro delle Filippine (ECOP) erano inclini a sostenere una semplice raccomandazione non vincolante.

L'anno successivo, tuttavia, i datori di lavoro, sollecitati dai sindacati, dalle organizzazioni della società civile e dagli stessi lavoratori domestici, hanno cambiato la loro posizione per sostenere una convenzione vincolante. Ciò è stato in parte dovuto al fatto che i sindacati hanno fatto capire loro che il rispetto dei diritti dei lavoratori domestici nelle Filippine avrebbe dato al paese la leva necessaria per chiedere rispetto e cura dei diritti dei lavoratori domestici filippini all'estero.

Ottenere un accordo tra i datori di lavoro e i sindacati è stato fondamentale poiché il governo delle Filippine era presidente del Comitato ILO che deliberava sui nuovi standard di lavoro per il lavoro domestico. La consapevolezza di avere il sostegno sia dei sindacati che dei datori di lavoro ha permesso al governo di indirizzare la discussione verso una convenzione internazionale molto necessaria sul lavoro domestico. In seguito divenne la Convenzione ILO 189 sul lavoro dignitoso per i lavoratori domestici.

Inoltre, le Filippine sono parte della Convenzione ILO 144 sulle consultazioni tripartite e hanno promulgato una legge sul tripartismo. Ciò significa che il governo consulta sempre sia i lavoratori che i datori di lavoro quando discute di leggi e regolamenti sul lavoro, anche per il lavoro domestico. I datori di lavoro possono, data la loro posizione unica, essere quelli che assicurano che i lavoratori domestici siano trattati bene.

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