Mentre gli Stati Uniti generalmente trattano il lavoro forzato come una questione straniera, un nuovo studio evidenzia la necessità per il paese con un feroce impegno nella lotta alla tratta di dedicare più tempo a concentrarsi sull'interno. Pubblicato in Nature Food, lo studio rileva che il rischio del lavoro forzato è prevalente in tutto il sistema alimentare americano.
Circa il 62% dei prodotti del lavoro forzato (esclusi i frutti di mare) trovati negli Stati Uniti sono prodotti a livello nazionale. Il lavoro forzato è prevalente nei prodotti raccolti a mano, come mele e avocado, così come in quelli altamente lavorati, come carni e dolcificanti.
La carità comincia a casa
Gli autori sottolineano che i risultati indicano che le autorità statunitensi dovrebbero ripensare le loro metodologie quando si tratta di combattere i beni di lavoro forzato disponibili nel paese. Affidarsi a divieti di importazione e sanzioni commerciali per mitigare il rischio del lavoro forzato è chiaramente un'enorme svista e dà un falso senso di sicurezza ai consumatori.
Sottolineano che esistono indicatori di rischio di lavoro forzato negli Stati Uniti così come altrove.
“I notiziari hanno messo in evidenza episodi documentati di lavoro forzato nei paesi a basso reddito, in particolare nelle industrie del cioccolato e del caffè, ma la povertà, le barriere linguistiche e gli stati di immigrazione precari possono creare popolazioni che sono altrettanto vulnerabili allo sfruttamento negli Stati Uniti quanto quelle all'estero .”
Che aspetto ha la tratta?
Saul Elbein per la collina rapporti,
"Una ONG ha notato che le forze dell'ordine hanno respinto in modo sproporzionato le richieste di aiuto dei sopravvissuti che erano neri, indigeni o persone di colore, o li hanno arrestati quando si sono fatti avanti", hanno osservato gli autori dell'agenzia.
Il presupposto che il lavoro coercitivo sia un problema straniero rende ciechi i consumatori - e i responsabili politici - al "rischio che deriva anche dalla nostra produzione alimentare interna", ha affermato Decker Sparks.
“E questo è importante perché alcuni degli strumenti più efficaci che utilizziamo per cercare di eliminare o mitigare il rischio del lavoro forzato negli Stati Uniti sono i divieti commerciali o le sanzioni commerciali”, ha aggiunto.
Queste misure, in altre parole, fanno ben poco per aiutare coloro che soffrono per il lavoro forzato negli Stati Uniti
Il dramma dei lavoratori migranti stagionali
Lo studio rileva che i rischi sono particolarmente gravi per i lavoratori agricoli temporanei che sono legati ai loro datori di lavoro che controllano le loro condizioni di vita e possono persino detenere i loro passaporti. Senza mettere in atto misure più severe per proteggere i lavoratori migranti, gli Stati Uniti hanno costantemente aumentato le quote dei visti di lavoro temporaneo aumentando il numero di persone a rischio di lavoro forzato a livello nazionale.
L'anno scorso, il governatore della California, Gavin Newsom, ha avuto la possibilità di contribuire a ridurre il rischio di lavoro forzato per i lavoratori migranti temporanei, ma rifiutato anche se, come sottolinea questo studio, sono i più a rischio.
Si spera che, come intendono gli autori, le autorità ripensino il loro approccio alla lotta al lavoro forzato.
“Dobbiamo esaminare le strategie per come rispondiamo, ma anche come preveniamo il problema. E questo richiederà qualcosa di molto più trasformativo e guidato direttamente dai lavoratori".
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Il lavoro forzato non dovrebbe esistere, perché è una vera e propria schiavitù. Tutto il lavoro dovrebbe essere completamente compensato!