Schiavitù, tortura e abusi nei centri di detenzione della Libia

Schiavitù, tortura e abusi nei centri di detenzione della Libia, afferma il rapporto delle Nazioni Unite

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    28 Maggio 2022
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    Tratta di esseri umani
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"I migranti sono stati estremamente vulnerabili alle violazioni dei diritti umani e regolarmente sottoposti ad atti di schiavitù, stupri e torture" in Libia, secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite ottenuto dall'Associated Press.  

Eccellenti violazioni dei diritti sia nelle strutture di detenzione ufficiali che in quelle segrete 

Il rapporto documenta le violazioni dei diritti umani inflitte a quattro migranti che erano detenuti dai trafficanti in strutture di detenzione segrete a Tazirbu e Bani Walid. Dopo aver ridotto in schiavitù le loro vittime, i trafficanti hanno inflitto loro gravi abusi fisici, le hanno affamate e hanno rifiutato loro l'assistenza medica.  

Al Jazeera cita il rapporto: 

Due ex detenute, che all'epoca erano ragazze di 14 e 15 anni, hanno inoltre testimoniato alla giuria che più autori le hanno violentate ripetutamente, le hanno sottoposte a schiavitù sessuale e altre forme di violenza sessuale per un periodo di oltre 18 mesi in una struttura di detenzione segreta a Bani Walid. 

Anche le persone detenute nei centri di detenzione gestiti dal governo stanno affrontando violenze e abbandono di routine. Il rapporto ha rilevato che le guardie hanno commesso o consentito lo stupro e lo sfruttamento sessuale di donne e ragazze detenute presso il centro ufficiale di Shara al-Zawiya tra gennaio e giugno 2021.  

Di' all'UE di porre fine a questo sfruttamento 

Nonostante l'ampia evidenza di eclatanti violazioni dei diritti umani contro migranti e rifugiati in Libia, l'Unione Europea continua a sostenere le autorità libiche per il rimpatrio delle persone intercettate nel Mediterraneo nel Paese. 

La comunità Freedom United, insieme ai partner, chiede all’UE di smettere di facilitare la riduzione in schiavitù delle persone in Libia. Esortiamo gli Stati membri a spingere per la chiusura di tutti i centri di detenzione in Libia, il rilascio e l'evacuazione di tutti coloro che vi sono trattenuti e l'istituzione di un meccanismo alternativo di sbarco e ricollocazione in grado di garantire la sicurezza delle persone in fuga da questi abusi e sfruttamento.  

Unisciti a noi oggi. Firma la petizione e chiedi un'azione immediata.

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