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Sajita torna a casa ma la lotta per la sua paga continua

  • Edizione del
    Luglio 18, 2022
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  • Categoria:
    Schiavitù domestica
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"Scusa mamma, non ho potuto portarti niente." – Sajita Lama, lavoratrice domestica migrante di ritorno in Nepal

 Sajita Lama, un'ex collaboratrice domestica migrante rimasta bloccata in Libano, è riuscita a tornare in Nepal. Incredibilmente, le devono nove anni di stipendio dai suoi datori di lavoro che l'hanno costretta a lavorare senza paga.

La comunità di Freedom United chiede urgentemente che Sajita riceva il suo stipendio per intero.

L'appello di Sajita Lama alla giustizia

Sajita è arrivata in Libano nel 2010. Per il primo anno e nove mesi di lavoro, è stata pagata per i lavori domestici nella casa dei suoi datori di lavoro in Libano. Ma dopo, il suo stipendio si è fermato. Sajita è stata costretta a lavorare per nove anni senza paga, senza giorni liberi, ei suoi datori di lavoro le hanno confiscato i documenti legali così non poteva andarsene. Il suo contatto con il mondo esterno era completamente interrotto. Era intrappolata.

Il sistema della kafala libanese

Sotto il sistema di sfruttamento della kafala in Libano, il visto e lo status legale dei lavoratori domestici migranti sono legati ai loro datori di lavoro. In pratica, ciò autorizza i datori di lavoro a sfruttare i lavoratori domestici e sottoporli a condizioni che equivalgono alla schiavitù moderna perché sanno che i lavoratori domestici migranti non possono andarsene senza rischiare la detenzione e l'espulsione.

Quale futuro per Sajita

Dopo lunghe trattative e azioni legali, i datori di lavoro di Sajita hanno offerto il pagamento di un assegno bancario che ammontava a circa $ 500, solo 15 centesimi al giorno per il suo periodo di lavoro in condizioni che equivalgono alla servitù domestica.

Occhio di Medio Oriente riferisce che Sajita è tornata in Nepal ma senza compenso dai suoi ex datori di lavoro. Questo è inaccettabile: Sajita ha un debito di circa $ 22,000.

Oltre 9,000 nella comunità Freedom United chiedono giustizia per Sajita. Aggiungi il tuo nome alla campagna oggi.

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B. Murphy-Ponte
B. Murphy-Ponte
1 anno fa

Il suo datore di lavoro dovrebbe essere in prigione!!!

Francesca T. Nowve
1 anno fa

La schiavitù dovrebbe essere illegale. Falle pagare lo stipendio che ha guadagnato con il suo duro lavoro.

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