Dopo oltre due anni di battaglie legali, il produttore britannico di elettrodomestici Dyson ha abbandonato la causa per diffamazione contro Channel 4 News con sede nel Regno Unito, in seguito all'indagine dell'emittente televisiva sulle accuse di lavoro forzato in una fabbrica malese fornitrice di prodotti Dyson. Ciò segna un momento significativo nella lotta per ritenere le aziende responsabili degli abusi sul lavoro e rivela come le potenti aziende utilizzino l'intimidazione legale per soffocare la trasparenza.
Channel 4 ha denunciato il lavoro forzato nella filiera di fornitura di Dyson
L'inchiesta del 4 di Channel 2022 ha rivelato condizioni di lavoro di sfruttamento presso ATA IMS, una fabbrica malese incaricata di produrre prodotti Dyson. Il rapporto ha scoperto gravi pratiche di lavoro forzato, tra cui lunghe ore di lavoro, condizioni di vita inadeguate e commissioni di reclutamento che i lavoratori provenienti da Nepal e Bangladesh erano costretti a pagare.
L'indagine ha anche dimostrato che le preoccupazioni sul lavoro forzato presso ATA erano state sollevate presso Dyson già nel 2019, ma Dyson ha negato queste affermazioni fino a settembre 2021, quando un audit ha evidenziato gravi abusi in fabbrica. ATA IMS ha negato le accuse e Dyson ha continuato a rifiutare di assumersi la responsabilità, nonostante le crescenti prove.
Canale 4 Notizie rapporti,
Prima della trasmissione, Channel 4 News ha formalmente presentato le accuse a Dyson. Dyson ha risposto avvertendo che se il programma avesse trasmesso le accuse, avrebbe potuto essere ritenuto responsabile per miliardi di sterline di danni. Sicuro del suo giornalismo, Channel 4 News ha trasmesso la storia.
“Queste tattiche legali sono progettate per intimidire”
I sostenitori della campagna Anti-SLAPP (Strategic Lawsuits Against Public Participation) hanno salutato la decisione di Dyson di abbandonare il caso come una vittoria per il giornalismo investigativo e la trasparenza, affermando che questo caso evidenzia fino a che punto alcune aziende sono disposte a spingersi per sopprimere segnalazioni di sfruttamento all'interno delle loro catene di fornitura. Charlie Holt della UK Anti-SLAPP Coalition ha affermato: "Queste tattiche legali sono progettate per intimidire, molestare e costringere i critici a ritrattare le loro affermazioni, aumentando i costi e prolungando il contenzioso".
La decisione di abbandonare la causa per diffamazione sottolinea il ruolo cruciale che il giornalismo di interesse pubblico svolge nell'esporre le pratiche di schiavitù moderna e nel ritenere le aziende responsabili. Channel 4, in una dichiarazione con ITN, ha sottolineato l'importanza della sentenza:
"La libertà di fare informazione senza paura o favoritismi è essenziale sia per il settore che per una democrazia fiorente. Il risultato odierno sottolinea il ruolo fondamentale di un giornalismo investigativo solido e indipendente che sia chiaramente nell'interesse pubblico".
Eppure, nonostante questa vittoria legale, la lotta per la giustizia continua. Ventitré ex lavoratori migranti che hanno subito abusi presso l'ATA stanno ancora cercando di ottenere un risarcimento, sebbene Dyson continui a negare la responsabilità. Il loro caso sarà poi ascoltato dalla Corte d'appello, a fungere da duro promemoria delle sfide in corso nel ritenere le aziende responsabili dello sfruttamento del lavoro.
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Aziende come Dyson non dovrebbero poter operare impunemente. È denunciando questi abusi e chiedendo trasparenza che possiamo cambiare la tendenza.
Unisciti a noi nel chiedere leggi obbligatorie sui diritti umani e sulla due diligence per impedire che queste ingiustizie si ripetano. Firma la nostra petizione e far parte del movimento per garantire che nessuna azienda tragga profitto dallo sfruttamento.
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Il potere delle aziende è diventato così fuori controllo che oserei dire che governano il mondo. Negli Stati Uniti abbiamo una dittatura aziendale e questi CEO stanno distruggendo la nostra democrazia attraverso la lobby e l'acquisto di politici. Tassateli a morte e sbarazzatevi del loro potere di lobbying. Tutto ciò che supera i 100 milioni dovrebbe essere tassato al 90% e permettere loro di cancellare tutto ciò che fanno per conto dei loro lavoratori e di migliorare la qualità del prodotto. Forse vedremo la qualità di tutto migliorare.
Dobbiamo perseguire le aziende, la polizia e i consigli comunali con dichiarazioni anti-schiavitù che acquistano veicoli elettrici con batterie realizzate con materiali provenienti dalla schiavitù minorile.